FONTANAFREDDA 2
ISM GRADISCA 1
MARCATORI: pt 18” Saccher; st 12” Andreolla, 43” Russo.
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FONTANAFREDDA: Gorgato, Furlan, Rubert, Pizzol, Brescacin, Pessot, Russo, Alberti, Frempong, Saccher (st 47” Da Ros), Rosa Gastaldo (st 17” Perin). All. De Pieri.
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ISM GRADISCA: Zanier, Paravan, Chicco, Ghirardo, Corso, Bozic, Mormile, Buzzinelli, Grop, Andreolla, Rizza (st 35” Lius Della Pietà). All.Zoratti.
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ARBITRO: Zufferli di Udine
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NOTE: gara sospesa per una decina di minuti a causa dell”infortunio di uno dei due assistenti; espulso al 30” st Furlan (fallo da ultimo uomo); ammoniti Alberti, Chicco e Paravan; spettatori 650 circa.
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RIVIGNANO Sfuma il sogno di Gradisca di bagnare subito la sua nuova era con un trofeo. La Coppa Italia va al Fontanafredda di De Pieri, squadra vivace e organizzata che l”Ism era stata brava a raggiungere nella ripresa dopo l”iniziale svantaggio maturato nei primi 45”. Il rimpianto per i gradiscani è che la sfida pareva potersi incanalare sui binari migliori, quando grazie a una bella reazione e all”uomo in più per l”espulsione di Furlan l”inerzia era ormai completamente cambiata. Non è bastato. Peccato per la società che ci teneva da matti ad inaugurare il nuovo corso con un trofeo. E peccato per i calorosissimi amici supporter del gruppo Gradisca 1919, che hanno sostenuto l”Ism dall”inizio alla fine. E anche oltre, cantando e applaudendo i ragazzi ben oltre il fischio finale.
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Ancora una volta – la terza in quattro gare – l”Ism ha peccato di sufficienza e non ha approfittato dell”uomo in più per chiudere i conti. L”incornata concessa a Russo allo scadere farà molto riflettere i ragazzi di Zoratti. Biancoblù a trazione anteriore, con Mormile, Andreolla e Rizza a supporto di Grop. Nonostante questo, nel primo tempo i gradiscani faticano moltissimo a prendere ritmo. Rischiano di andare sotto già al 5”, quando Zanier deve volare per sventare il lob di Saccher su corto disimpegno di Chicco. E al 12” il portiere isontino è costretto ad uscire sui piedi di Russo. Non tira un”aria rassicurante, e infatti i rossoneri passano: sugli sviluppi di una punizione sin troppo elaborata, Bozic respinge di testa per vie centrali; la sfera è raccolta da Saccher che con un grande spiovente sotto la traversa fa secco l”estremo gradiscano. L”Itala prova a scuotersi a metà frazione, e le cose migliori arrivano quando Mormile esce dal guscio dell”out destro per fare la punta e dialogare maggiormente con Andreolla e Grop.
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Nella ripresa Ghirardo e soci paiono finalmente più rapidi e battaglieri. E ben presto impattano: bella ripartenza veloce, Grop con un tocco intelligente taglia fuori la difesa pordenonese e manda in porta Andreolla, lesto a infilare l”angolo basso alla destra di Gorgato. Rinfrancata, l”Ism Gradisca pare proprio un”altra squadra. A spezzarle il ritmo ci pensa l”infortunio di uno dei due assistenti del direttore di gara, ko per guaio muscolare: si riprende dopo 10” di interruzione con la direzione affidata al solo Zufferli e due guardalinee forniti dalle società e puramente consultivi. La svolta del match arriva al 30”: Mormile innesca un micidiale contropiede tre contro uno, ma ignora Andreolla e Grop liberissimi davanti a Gorgato. Lo “scugnizzo” preferisce un tocco in più che comporta sì l”espulsione di Furlan, ma anche l”evaporare di un gol-vittoria quasi fatto. Zoratti si gioca anche la carta Lius, Grop una volta sfiora e una volta si divora la rete, e la beffa è dietro l”angolo: in zona Cesarini il solito Saccher pesca su punizione la testa di Russo, che anticipa tutti i biancoblù e consegna il trofeo ai rossoneri di De Pieri.
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DAGLI SPOGLIATOI Mister Giuliano Zoratti, che nel complimentarsi col Fontanafredda, sottolinea: “Peccato per la società, un trofeo sarebbe stato il migliore viatico per dare ulteriori entusiasmo e credibilità a tutto l”ambiente. Ma peccato anche per noi stessi, non abbiamo saputo gestire da grande squadra i momenti-chiave della partita. Dobbiamo accettare i nostri limiti e rimetterci in discussione in campionato: per fortuna si torna in campo già domenica, anche se contro la Virtus Corno sarà un altro esame difficilissimo”. Il presidente dell”Ism, Massimo Chiussi, è molto amareggiato: “Siamo stati ingenui: la gara si era messa su binari molto buoni per noi, ma non abbiamo saputo approfittarne, e per giunta ci siamo permessi la distrazione che è costata il gol-partita. Abbiamo perso una grande occasione – ammette il massimo dirigente italino – ma abbiamo un grande tecnico che sa dove intervenire per colmare certe lacune”. Deluso il primo tifoso biancoblù, il “patron” Franco Bonanno: “E” una sconfitta che brucia, i ragazzi hanno gettato al vento la possibilità di dimostrare a tutti, con la conquista di un trofeo, che l”Ism è una grande squadra e una grande società, che ha fatto sforzi immani per mantenere il calcio di vertice nell”Isontino. Più di qualche giocatore – riflette Bonanno – ha peccato di presunzione e superficialità, e la cosa non va bene. Non ci sono fenomeni in questa categoria, e tantomeno siamo noi a poterci sentire tali. Dobbiamo crescere, e in fretta”.
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