Ism Gradisca ed Eccellenza, la precisazione di Claudio Mariani su Calciofvg

logoism

 

logoismAvevamo riportato su queste pagine la posizione ufficiale di Ism Gradisca in merito ad un articolo comparso, a firma Claudio Mariani, sull”apprezzato portale del calcio regionale Calciofvg. Per completezza di informazione riportiamo oggi la rettifica comparsa nei giorni scorsi sul sito web a firma dello stesso cronista. 

 

“A scanso di spiacevoli equivoci che possono fraintendere quanto riportato nell”articolo sottostante e in quello del 14 marzo u.s., si vuole precisare che il dito puntato sull”ammissione dell”ISM Gradisca (l”ex Itala S.Marco per interderci) non è verso la società gradiscana, lungi dal farlo, ma nei confronti della FIGC nazionale e regionale.

 

L’ISM ha richiesto l”affiliazione da società ex novo e l”iscrizione poi al campionato di Eccellenza, in subordine a quello, come previsto dai regolamenti in essere, di Terza categoria. E lì finisce per l”ISM che ha fatto le proprie richieste legittime.

La palla, e quindi il citato indice si sposta quindi sulla FIGC con i presidenti Abete, Tavecchio e col placet di Burelli, che hanno ammesso, in deroga ai regolamenti (e qui purtroppo si fanno spesso deroghe ad hoc) l”ISM in Eccellenza previo versamento di una “modica” sommetta di € 100.000 che si saprà, poi, venir suddivisa in parti eguali fra la FIGC di Roma e il Comitato regionale FIGC. Che la torta sia o meno di loro spettanza non interessa, ma che i 50.000 € facciano comodo averli sì. Verranno destinati per contributi alle società (ci sono state varie promesse, purtroppo non sempre scritte, e finora mai mantenute alle società) o serviranno per la famigerata nuova sede di Palmanova o per interventi strutturali vari? Le società tutte si aspettano la tanto auspicata trasparenza. Vedremo.

Sta di fatto che l”ammissione in Eccellenza dell”ISM da parte della FIGC (l”ISM si è limitata legittimamente a chiedere e poi a pagare per ottenere quanto richiesto) ha comportato una serie di problematiche che sta investendo tutte le società di eccellenza e in parte di promozione, dal turno di riposo, dalle giornate infrasettimanali fino ad arrivare alla spinosa questione di una retrocessione in più, per riportare a 16 le squadre di eccellenza dal prossimo campionato. E lì che la FIGC ha toppato, perchè con una sua decisione imposta ha danneggiato il campionato, e in particolare la squadra che dovrà retrocedere dai playout, una fra la 13ª e la 14ª classificata. Società che non avrebbe avuto problemi se il campionato fosse rimasto a 16 squadre. C”era l”opzione di salire a 18 squadre e lì rimanerci, ma forse era troppo semplice e il Comitato regionale preferisce rivolgersi sempre all”UCAS (Ufficio complicazioni affari semplici), anzichè chiedere il parere del popolo, cioè delle società e dei suoi presidenti e/o dirigenti che lavorano per portare avanti il mondo dilettantistico. E senza di loro, di questi dirigenti volontari, non ci sarebbero società e il Comitato regionale comanderebbe a nessuno. Fino a non molti anni fa nessuna decisione importante veniva presa dal Comitato regionale prima di ottenere il placet della maggioranza delle società, ma evidentemente esser buoni o il buon senso non è in simbiosi col tempo attuale”.