“Grintosi vogliamo i nostri leoni”. Così recitava uno striscione comparso al “Colaussi” sabato mattina, durante la rifinitura dell”ISM Gradisca prima della partenza verso St.Georgen, in Valle Aurina. E ce ne vorrà tanto, di carattere, per rendere fruttuosa la trasferta di domenica a Brunico. La più lunga della stagione, e non soltanto per ragioni chilometriche: gli isontini si giocano molte delle residue chance di rientrare da subito nella lotta per la sopravvivenza. Reduci dall”amara tripletta di scontri diretti andati male (sconfitta di Belluno, pari col Concordia e altro stop con la Sanvitese, oltre tutto gli ultimi due match buttati nonostante la superiorità numerica) i biancoblù vogliono e devono dare un calcio al momento-no. La squadra gioca, si esprime, crea occasioni: ma nei momenti chiave si sfalda e mette a nudo,la propria inesperienza in questa categoria. Ma il trend prima o poi dovrà pure cambiare.
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“Non abbiamo altre alternative che continuare a insistere sui nostri difetti – sprona i suoi mister Giuliano Zoratti -. Continuo a credere che l”ultimo posto ci vada stretto: dalle ultime tre gare avremmo meritato almeno 6 punti che invece abbiamo buttato principalmente per colpa nostra. I ragazzi sono motivati, sanno di valere più di questa classifica e non vogliono cedere alla frustrazione”. Col St.Georgen, matricola come l”Itala San Marco, non sarà una passeggiata. I bolzanini per ora sono una delle rivelazioni del torneo, con 12 punti già in cascina. Sarebbe antipatico dire che non li valgano del tutto, ma il divario con Coacci e compagni raccontato dalla classifica forse non è così ampio. “Sono una formazione solida, organizzata in fase difensiva e che fa della corsa la propria risorsa principale. In questa categoria con certi equilibri si può dare fastidio anche alle cosiddette grandi e loro, a differenza nostra, sinora ci sono riusciti. Ma vogliamo dimostrare una volta per tutte che in serie D possiamo starci anche noi”. Problemi in difesa per mister Zoratti: Zanon e Viel, uscito malconcio dal derby con la Sanvitese, non ci saranno. Il trainer medita una soluzione tattica diversa e non si sbilancia. “Penso a uno schieramento in grado di garantirci determinati equilibri sia in copertura che in avanti – l”auspicio di Zoratti – anche se la differenza prima di tutto la faranno l”approccio mentale e la corsa. Non voglio una squadra intimorita o che si sfalda alla prima difficoltà. E” tempo di maturare se vogliamo tornare a dire la nostra da subito”.