(559, ‘Finisce a reti bianche con il Cordenons, un punto che per l”Itala San Marco puo” significare tanto’, ‘finisce-a-reti-bianche-con-il-cordenons-un-punto-che-per-litala-san-marco-puo-significare-tanto’, ”, ‘
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ISM GRADISCA 0
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CORDENONS 0
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ISM GRADISCA: Furios, Viel, M.Paolucci, A.Paolucci, Colavetta, Favaro, Markic, Sirach, Lius Della Pietà (st 30” Devetak), Campanella (st 43” Clede), Politti (st 17” Savic). All.Rossi
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CORDENONS: Posocco, Facca, Campaner, De Nardi, Russo, Pezzutto, Violo, De Pin, Scian, Ahmetaj, Ceolin (st 11” Carlon). All. Conte
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ARBITRO Scarpino di Bologna
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NOTE: ammoniti Sirach, Favaro, Pezzutto, De Nardi, Scian
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GRADISCA D”ISONZO Potrebbe rivelarsi un punto prezioso quello colto dall”Itala contro il Cordenons. Prezioso perche” consente ai gradiscani di muovere comunque la classifica, in una giornata in cui le dirette concorrenti salvezza perdono tutte terreno: Torre, Zaule, Gemonese. Gara divertente contro un avversario molto difficile, un Cordenons organizzato, e che i biancoblu” con un pizzico di sorte e cattiveria in piu” avrebbero anche potuto vincere. Itala sostanzialmente in formazione tipo, se si esclude l”assenza del centrale difensivo Ostoijc per infortunio: Favaro fa coppia con Colavetta in terza linea, il match winner di Tolmezzo Mattia Paolucci confermato come fluidificante mancino, Markic-Campanella-Politti gli uomini chiamati ad assistere Lius in avanti; fra gli ospiti (disposti con il loro classico 3-5-2) l”attacco è guidato dal temibile Scian e Ahmetaj, con il partner abituale Sessolo che parte dalla panchina. Nelle prime battute i padroni di casa sembrano un po” impacciati, mentre i granata occupano piuttosto bene tutti gli spazi. Il primo brivido arriva dal Cordenons al 17”: Violo brucia tutti sul tempo e si invola verso la porta, Furios sventa in qualche modo. Poco dopo lo stesso portiere di casa è fondamentale su Ahmetaj ben innescato da De Pin, ma l”azione è vanificata dal controllo di mano secondo il direttore di gara. L”Itala si scuote al 23” col gran collo pieno di prima intenzione di Alessandro Paolucci dal limite, con Posocco che è bravissimo a toglierla dall”angolo basso alla sua destra. Tambureggiante l”Itala al 32”: dapprima Politti centra un gran pallone dalla sinistra, sul controtraversone di Markic Lius non trova la rovesciata da copertina. Adesso, mentre il Cordenons inizia anche a farsi sentire in maniera – diciamo così” – piuttosto robusta, è tutta un”altra Gradisca: al 35” buon lavoro di Lius spalle alla porta per l”accorrente Markic, ma la conclusione dai venti metri finisce alta. I padroni di casa riprendono con lo stesso piglio anche la ripresa: al 3” Lius se ne va di prepotenza e riesce a battere a rete, ma Posocco respinge; sugli sviluppi, Politti perde l”attimo fuggente ma centra comunque un buon pallone che Campanella, contrato, non riesce a convertire in gol. Il Cordenons si rivede, per la verità, poco dopo quando Ahmetaj semina il panico sfuggendo a Viel e, dopo il sombrero a un difensore, tenta il pallonetto sul palo lungo: la retroguardia italina sventa non senza affanni. Ancora biancoblu” al 9”: Markic converge dalla destra e col mancino alza non di molto sulla traversa. Le squadre sembrano improvvisamente allungate: sul ribaltamento l”Itala va vicinissima alla capitolazione quando Scian da due passi è contrato provvidenzialmente in corner da un difensore gradiscano con Furios probabilmente battuto. Rossi prova ad aumentare la spinta propulsiva dei suoi inserendo Savic al centro della difesa (esce Politti) e avanzando dunque Mattia Paolucci fra gli uomini con compiti offensivi. Il Cordenons in questa fase alza di nuovo il baricentro e l”Itala fatica a tenere su palla. La sfida rimane aperta sino all”ultimo: al 33” grande giocata di Scian che dalla destra prova il gran diagonale a mezz”altezza: palla fuori. La chanche migliore per gli isontini al 39”: gran combinazione Devetak-Markic e intelligente assist arretrato di quest”ultimo per Sirach, che calcia a lato un rigore in movimento. Ancora vicinissima al gol l”Itala al 43”: centro di Mattia Paolucci sul palo lontano, Campanella non ci arriva per questione di centimetri. Proprio all”ultimo respiro il matchpoint per i pordenonesi: l”incrocio dei pali salva i gradiscani sulla conclusione di Pezzutto. l.m.
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