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Inizia con un pari il cammino della nuova nazionale U17. Nella giornata che vedeva inaugurato il nuovo impianto di irrigazione dello stadio “Colaussi” (è quello che veniva utilizzato ex Dacia Arena di Udine, intervento finanziato dalla Regione con la compartecipazione di Comune e ISM Gradisca, primo atto del nuovo presidente Stefano Forte, presenti il consigliere regionale Diego Bernardis ed il sindaco Linda Tomasinsig con gli assessori Capacchione e Pagotto), la squadra di mister Massimiliano Favo impatta 1-1 contro i pari età della Slovenia ma piace soprattutto nel primo tempo, quando va a sbattere più volte contro il portiere ospite (Znudri, non a caso l’unico sloveno tesserato all’estero: al portoghese Braga), riuscendo a raddrizzarla nella ripresa. Per il nuovo ciclo azzurro partire da Gradisca è stato quasi naturale: molti (ct incluso) i volti noti dell’U16 sconfitta in finale dall’Eire al Torneo delle Nazioni appena tre mesi fa. Favo sembra rispolverare il 4-3-1-2, con il milanista Liberali rifinitore alle spalle dell’interista Mosconi e dell’empolese Orlandi. Al 7’ passano in vantaggio gli sloveni con una grande giocata di Sabotic: il brevilineo numero 7 riceve palla in verticale, se la sposta sul sinistro e con una conclusione chirurgica manda il pallone a baciare il palo lungo ed insaccarsi: 0-1. E’ Liberali nella prima fase il piu’ pericoloso dei suoi: una percussione e un rasoterra a lato, non è molto ma perlomeno gli Azzurrini sembrano poter reagire. Col passare dei minuti infatti la “fisicata” Slovenia cede l’iniziativa ai padroni di casa, che paiono trovare finalmente le giuste distanze fra i reparti anche senza mai sfondare per davvero prima del cooling break. Alla mezz’ora è Mosconi a provarci rasoterra dalla distanza, murato. Poco dopo anche la staffilata di Mancuso si spegne a lato non di molto. Il finale di tempo è un crescendo rabbioso degli Azzurrini, con ben tre diagonali di Orlandi respinti a terra da un monumentale Znudrl inframmezzati dal solito Liberali che timbra il palo in un fazzoletto. Il secondo tempo, con comprensibili girandole di campi sotto la canicola, non si attesta sugli stessi livelli qualitativi. Eppure l’Italia riesce a impattare al 22’ con Maggiore, che lanciato in profondità da Maiorana riesce a beffare il gigante Znudri in una selva di gambe proprio prima della mini-pausa. Lo stesso Maiorana al 38’ prova a completare la rimonta convergendo da sinistra, ma la sua conclusione di giro è sporcata provvidenzialmente in corner. Nel recupero ci prova Perin su punizione dai 25 metri, impreciso. Giovedi alle 10.30 ad Aidussina la rivincita.