Partiamo bene con il vantaggio al 5' grazie a Di Bernardo su assist di Felline. Il Malisana pareggia dopo 30 minuti con una deviazione fortuita e passa in vantaggio. Nel secondo tempo, Diallo segna il 2-2 su mischia, ma a 20 minuti dalla fine il Malisana trova il gol decisivo per il 3-2 finale.
Nonostante la sconfitta, un pareggio sarebbe stato più giusto per quanto visto in campo. Continuiamo a lavorare sodo per migliorarci.
🔴 Un fatto che non possiamo ignorare: durante la partita si sono sentiti cori razzisti da parte di una minoranza sugli spalti. Lo sport deve unire, non dividere. Condanniamo con fermezza ogni forma di discriminazione e chiediamo rispetto per tutti, senza eccezioni. C'erano anche bambini sugli spalti che assistono e vivono lo sport come un momento di gioia e condivisione. Non possiamo permettere che questi episodi rovinino ciò che il calcio rappresenta.
La nostra società si impegna a promuovere il rispetto e l'inclusione dentro e fuori dal campo.

 

Dal quotidiano Il Piccolo, a firma Luigi Murciano

 

Ancora l'ombra del razzismo sul calcio regionale. A denunciare l'episodio è l'ISM Gradisca, attraverso il proprio presidente Stefano Forte: nel concitato finale del match al "Colaussi" dello scorso weekend fra la sua squadra e il Malisana, valevole per il campionato di Terza Categoria e terminato sul 2-3 per gli ospti, un giocatore di casa - il centrocampista di origine africana Djibril Diallo Daouda, classe 2001, che era andato anche a segno - è stato bersagliato secondo la ricostruzione della società biancoblù dai banali, stupidi "ululati" che troppo spesso vengono rivolti a giocatori di colore. "Ho visto uno, forse due tifosi ospiti saltellare sulle gradinate rivolgendo quei versi al nostro ragazzo - lo sfogo di Forte -. Una cosa indegna, inaccettabile. Questi comportamenti non possono essere tollerati e necessitano di una condanna chiara da parte di tutti. Facciamo tanto per creare una società rispettosa ed inclusiva ma ancora ci sono persone capaci di comportamenti del genere. Lo ammetto, ho faticato a trattenere la rabbia". L'ISM aveva deciso di non presentare formale denuncia dei fatti ma nella giornata di ieri ha comunque inoltrato un esposto agli organi federali ed in particolare al presidente della Figc FVG, Ermes Canciani. La società gradiscana, in particolare, si sarebbe aspettata che l’episodio venisse documentato nel referto dell’arbitro. "La giustificazione è stata che il fatto è avvenuto fuori dal campo. Questo è motivo di grande dispiacere e disappunto. Fra l'altro anche il nostro mister, in campo, è stato schernito con qualche epiteto poco simpatico a sfondo diciamo così territoriale. Così non si può andare avanti. Condanniamo con fermezza ogni forma di discriminazione e chiediamo rispetto per tutti, senza eccezioni. C'erano anche bambini sugli spalti che assistono e vivono lo sport come un momento di gioia e condivisione. Non possiamo permettere che questi episodi rovinino ciò che il calcio rappresenta. Sono certo - così il presidente dell'Itala San Marco - che il Malisana prenda le distanze dal comportamento avuto da alcuni dei propri sostenitori. E sono altrettanto convinto che la Federazione e il presidente Canciani in particolare non sottavaluteranno questo episodio, adottando provvedimenti per una maggiore tutela di tutti, giocatori, dirigenti e spettatori che amano questo sport e lo vivono secondo i veri valori della nostra società". In un momento in cui il calcio dovrebbe essere un veicolo di integrazione e rispetto, episodi come questo ricordano quanto lavoro ci sia ancora da fare per garantire un ambiente sportivo sicuro, rispettoso e privo di discriminazioni. Dal canto suo presidente del Malisana, Federico Turco, nella serata di martedì ha fatto sapere come "dal campo non ci siamo accorti di comportamenti discriminatori o razzisti. Se ciò è successo, lo condanniamo senza se e senza ma. In squadra abbiamo quattro tesserati di colore e nella nostra storia mai c'è stato spazio per episodi del genere". Si riserva di valutare l'accaduto Ermes Canciani, presidente della Figc regionale: "La mamma degli imbecilli (usa un termine più colorito ndr) è sempre incinta. Spiace infinitamente per il ragazzo dell'ISM e per la società gradiscana, e pure per il Malisana che è società seria e fatta di persone rispettose. Ricostruiremo i fatti e se ne ravviseremo gli estremi la palla passerà alla Procura Federale. E' inaccettabile che nel 2024 una netta minoranza di persone possa comportarsi così, non mi riferisco solo a questo episodio ma a tutti quelli che ancora si verificano a ogni latitudine. Contrasteremo questi fenomeni con risolutezza, sempre. L'arbitro? Se non ha sentito nulla ci sta che non abbia riportato alcunchè nel referto, ma la questione è un'altra: sono cultura ed educazione che devono crescere una volta per tutte".